ACCETTAZIONE CALCESTRUZZO
La Circolare n. 617/2009, emessa dalla Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, prevede che l’accettazione del calcestruzzo in cantiere venga effettuata dal Direttore dei Lavori sotto la sua diretta responsabilità che ne cura il prelievo e l’inoltro al Laboratorio.
I recenti “scandali” sulla falsificazione dei cubetti, di cui riportiamo un articolo esemplificativo, hanno inasprito i controlli e le sanzioni sia verso i Direttori Lavori che verso i Laboratori.
Di recente il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha ribadito alcuni obblighi dei Laboratori (vedi circolare n. 4179 del 2014) inerenti le ACCETTAZIONI del materiale da sottoporre a prova, pena la sospensione o la revoca della autorizzazione Ministeriale.
E’ FATTO QUINDI ASSOLUTO DIVIETO DI (Circolare n. 4179 del 2014):
accettare richieste di prova NON IN ORIGINALE (fax, fotocopie o altro), salvo che le stesse non siano trasmesse via PEC dal Direttore Lavori con firma digitale;
accettare campioni non accompagnati dalla relativa richiesta; strane motivazioni tipo dimenticanze, contrattempi, assenza della Direzione lavori o altro, non costituiscono comunque motivo sufficiente;
certificare prove le cui richieste non siano regolarmente sottoscritte dal Direttore dei lavori o altra figura titolata a richiedere prove ufficiali (collaudatore, RUP, CTU, etc.); in tali casi devono invece rilasciarsi semplici rapporti di prova, precisando, nel medesimo rapporto di prova, che lo stesso non costituisce certificato utile ai fini della procedura prevista dalla legge 1086/71;
accettare campioni di calcestruzzo privi di contrassegno;
accettare provini con evidenti segni che mettano in dubbio il regolare prelievo. Ne sono un esempio il segno di vecchie etichette rimosse, la presenza di altre sigle pregresse rispetto a quelle indicate sulla richiesta, contrassegni o date non congrue con la richiesta prove.
ESEMPI DI MATERIALE RITENUTO NON ACCETTABILE
